Dopo la “Quattro giorni” di formazione ripresi gli incontri del “Time out”

Hanno preso il via nelle scorse settimane i percorsi di catechesi dell’iniziazione cristiana, il cammino che accompagnerà bambini e bambine nella conoscenza di Gesù e nell’arco di quattro anni ad accostarsi a tre sacramenti, sperimentando il perdono di Dio Padre nella Riconciliazione, l’amore di Gesù che offre se stesso nell’Eucarestia e la forza dello Spirito Santo come guida che orienta le nostre scelte quotidiane.


La crescita nella fede dovrebbe essere un cammino che nasce all’interno della famiglia, con i genitori in prima linea nella trasmissione della fede ai figli fin da piccoli, ma sempre più spesso si coglie una delega a parlare di fede, di Gesù al don di turno, alle catechiste.


Negli oratori cittadini i percorsi di iniziazione cristiana sono affidati a un gruppo di circa 90 catechisti/e, per la maggior parte donne, che con dedizione e impegno di settimana in settimana rivelano il volto del Padre e l’amore di Gesù ai piccoli.


A loro è stata rivolta, all’inizio di un nuovo anno oratoriano una serie di incontri di formazione, a cura della Fom diocesana, con spunti operativi e indicazioni per una catechesi sempre più calata nel vissuto di ogni bambino e nel contesto attuale.


Quest’anno la “Quattro giorni catechiste” ha preso il via sabato 13 settembre in Duomo a Milano con il Giubileo dei catechisti e delle catechiste impegnate in ogni ambito della pastorale, dalla preparazione al battesimo alla cresima per gli adulti, passando per i tradizionali incontri di catechesi dell’iniziazione cristiana e quelli per la preparazione dei catecumeni.


Nel corso dell’omelia il grazie e l’ammirazione dell’arcivescovo Mario Delpini e il suo “Andate! e non perdetevi d’animo”, un incitamento a proseguire nella propria scelta, andando oltre il senso di inadeguatezza, le perplessità, senza avere la garanzia dei risultati.

«Da dove si comincia a “fare catechismo”? - ha suggerito l’arcivescovo - Si comincia dalla relazione con Gesù, da un’amicizia che convince a condividere i sentimenti di Gesù. Si comincia dall’obbedienza alla sua parola: “Andate… insegnate…”. Coloro che sono mandati… sono scelti perché Gesù li ha trovati disponibili, perché Gesù li ha chiamati amici per condividere la sua missione di annunciare la buona notizia del Regno di Dio che viene». E ancora: «Non abbiamo altro da dire che Gesù… Non abbiamo altro scopo che aiutare bambini, adolescenti, giovani, adulti a incontrare Gesù... E di fronte alle domande e alle fatiche noi non abbiamo altra risposta: Gesù è la via, la verità, la vita».


La celebrazione in Duomo si è conclusa con il conferimento del mandato di annunciare la gioia del Vangelo da parte del Vescovo ai catechisti che affollavano la chiesa madre di Milano.


Nelle settimane successive sono proseguiti gli incontri della “Quattro giorni”, che quest’anno si proponeva di esplorare come la catechesi possa coinvolgere la sensibilità e il corpo, in particolare attraverso l’esperienza sportiva e teatrale.


Dopo l’incontro del 16 settembre con don Samuele Ferrari sul tema “Il tesoro dei sensi. Corporeità e sensibilità nella catechesi” - riflessione su una catechesi piú aperta alla dimensione corporea, più attiva grazie all’uso dei sensi tesi a cogliere il messaggio evangelico - hanno fatto seguito due serate dedicate l’una allo sport: “Corro verso la mèta. Sport e catechesi dialogano”, relatore Paolo Bruni; l’altra a un laboratorio sui linguaggi espressivi, condotto da Anna Maria Ponzellini che ha offerto suggerimenti per accostarsi al testo biblico in chiave teatrale.


Gli incontri sono stati proposti in modalità on line, ma un gruppo di catechiste della comunità pastorale cittadina si sono date appuntamento presso l’oratorio di S. Valeria per vivere insieme questo momento di formazione e condividere gli spunti offerti nel corso delle serate.


Con il 4 ottobre hanno poi preso il via gli appuntamenti del “Time out”, un’ora mensile dedicata all’adorazione e alla lectio divina, rivolta esplicitamente alle catechiste. Nata quindici anni fa, su proposta dell’allora coordinatrice delle catechiste al San Rocco Cristina Cattaneo, il “Time out” affronta, di anno in anno, temi diversi: dai brani evangelici legati al percorso dell’iniziazione cristiana ai testi utilizzati nei gruppi di ascolto per la diocesi, dal tema della vocazione a quello attuale proposto dall’arcivescovo: “Egli è la nostra pace”.


«Gli incontri, itineranti nelle diverse parrocchie della città e preparati da un piccolo gruppo di catechiste, - spiega la Cattaneo - si articolano in tre momenti: pregare, attraverso la lettura e spiegazione di un brano tratto dall’antico o dal nuovo testamento, contemplare, tempo dedicato alla preghiera personale davanti all’Eucarestia, agire cioè la proposta di un gesto concreto che sottolinea il fulcro della Parola ascoltata.»


Dopo l’incontro di ottobre al San Rocco, il “Time out” proseguirà col seguente calendario sempre di sabato alle 15: l’8 novembre a San Carlo, il 6 dicembre al Ceredo, il 7 febbraio a Sant’Ambrogio, il 7 marzo al Lazzaretto e l’11 aprile a Santa Valeria.


Maria Rosa Pontiggia