Lanciate da chat e social locali hanno visto la partecipazione di tanta gente
La sera del 1° giugno scorso, attorno alle 22,30, piazza Concordia ha accolto un centinaio di persone – forse di più – raccolte in silenzio, in un momento carico di significato e umanità. Ciascuno con un piccolo lume. L’incontro è nato dall’appello lanciato dal collettivo ‘L’Ultimo Giorno di Gaza’, diffuso in alcune chat e social locali, con l’obiettivo di esprimere la vicinanza dei cittadini seregnesi alla popolazione di Gaza e rilanciare l’appello: “Nella notte della democrazia. Gaza muore. Sanzioni subito”.
Il cuore della piazza era occupato da un grande telo nero con una scritta bianca: “Palestina libera. fermare il massacro, l’odio e la guerra”. Di fronte, un altro telo recava la scritta composta da lumini accesi: “Stop genocidio”, sotto cui era posta la bandiera palestinese. Il nome stesso della piazza, Concordia, è apparso simbolicamente appropriato per la serata.
Il raduno si è svolto in un clima composto, privo di slogan o urla. A parlare sono stati i gesti, le presenze, il silenzio. Un momento di raccoglimento e riflessione collettiva, in memoria delle vittime innocenti del conflitto in corso. A rompere il silenzio, alcune letture scelte per offrire prospettive e parole in cui riconoscersi e da cui ripartire.
Tra queste, il contributo della giornalista palestinese Dalia Ismail e le parole di Anna Foa, apparse su Avvenire il 28 maggio, hanno evidenziato la necessità di distinguere la critica al governo israeliano dalla difesa dello Stato di Israele e della sua democrazia: “Scendere in piazza non vuol dire chiedere la distruzione di Israele, ma lottare contro il suo governo, contro la sua politica. [...] Che la nostra parola d’ordine sia: ‘Salviamo Israele’.”
Anche l’Anpi di Seregno ha voluto far sentire la propria voce, respingendo con forza ogni possibile accusa di antisemitismo. Restiamo umani, anche quando intorno a noi l’umanità pare si perda”, hanno ricordato citando il volontario brianzolo Vittorio Arrigoni, morto a Gaza nel 2011.
L’elemento che ha lasciato un segno più profondo è stato il clima: silenzio, rispetto, saluti pacati tra i partecipanti. Nessun coro, nessuna parola urlata. Solo presenza, ascolto e impegno civile.
Tra i presenti, anche il direttivo del circolo Acli cittadino che ha aderito alla serata, diversi consiglieri comunali e una rappresentanza della giunta cittadina, con in testa il sindaco Alberto Rossi, a testimonianza dell’importanza attribuita all’iniziativa anche dalle istituzioni locali.
In un’epoca segnata da conflitti e polarizzazione, Seregno ha offerto un esempio di cittadinanza attiva, empatia e richiesta di giustizia. Un segno pacifico ma deciso, per non rimanere indifferenti di fronte all’orrore. Alla vigilia della Festa della Repubblica del 2 giugno.
Segno che si è replicato con una ’’Fiaccolata per Gaza’’ venerdì 13 giugno alle 21 dal piazzale del Comune di Desio a Seregno, sempre in piazza Concordia, portando ciascuno, ancora, una luce per continuare ad illuminare con luci, torce, pile, lampade, lumi la camminata sulla pista ciclabile, il buio della nostra democrazia, della nostra indifferenza e il genocidio di Gaza.