Inizio dell’anno oratoriano e scolastico insieme: collaborazione e crescita per i giovani
Quest’anno la festa di apertura delle attività oratoriane a Sant’Ambrogio, domenica 28 settembre, è coincisa con la festa di apertura delle attività della scuola parrocchiale. È la prima volta che succede ed è l’inizio di un nuovo stile di cammino che si è voluto dare a queste due “mani”, con cui la comunità cristiana accompagna ed educa le nuove generazioni.
Al di là dei grandi proclami occorrono dei momenti in cui concretamente si vede e si mostra che – pur nella diversità dei compiti, dei ruoli e degli ordinamenti legali da seguire – la sostanza è la medesima: aiutare i ragazzi e i giovani a crescere con una grande speranza nel futuro nonostante tutto.
Sono grato alla direttrice didattica Cristina Curioni che ha raccolto con entusiasmo questa proposta e ha operato per la sua realizzazione concreta.
La figura di san Carlo Acutis ha guidato la festa, resa ancora più significativa dalla presenza della sua reliquia nei giorni dal 22 al 28 settembre. Sino a giovedì la reliquia è stata in chiesa e si sono susseguiti incontri di preghiera dei vari gruppi del cammino di fede. Ai ragazzi è stato donato un braccialetto, con una frase significativa pronunciata da Carlo nella sua vita.
Dopo la messa vespertina di giovedì una piccola processione ha accompagnato la reliquia nella chiesetta dell’oratorio, dove è rimasta fino a domenica. Venerdì i cresimandi hanno sostato in preghiera davanti alla reliquia e poi hanno incontrato i loro nuovi educatori che li accompagneranno nel gruppo preadolescenti, dopo la Cresima.
Sabato e domenica sono stati i due giorni “centrali” della festa. Alcuni adolescenti, sapientemente guidati da Claudio Perrucci, hanno messo in scena una parte del recital “Connessi all’infinito” reso disponibile dalla diocesi sulla figura di san Carlo Acutis, una rilettura ai giorni nostri della figura di questo santo, giovane, contemporaneo.
Sabato sera musica e cena, truccabimbi, baby dance in sala Ratti e zucchero filato.
Domenica mattina l’appuntamento centrale della messa nel cortile dell’oratorio presieduta da don Stefano Guidi, responsabile diocesano degli oratori a cui è seguito il pranzo comunitario e il pomeriggio di giochi e di festa, conclusi con la preghiera davanti alla reliquia di Carlo.
Al di là del numero dei partecipanti, ciò che mi preme sottolineare con molta gratitudine è stato il clima di collaborazione che si è innescato tra le due realtà parrocchiali della scuola e dell’oratorio, che diventa motivo di speranza anche per i tempi futuri.
Sarà sempre più necessario imparare a cercare e donare collaborazione per lavorare insieme e così aprirci a tutte quelle realtà, anche non necessariamente di diretta ispirazione cristiana, che sono impegnate nel medesimo ambito di educazione dei giovani.
Sul muretto a fianco del campo di basket e di pallavolo alcuni animatori adolescenti hanno dipinto le due figure che rimangono ispiratrici di ogni nostra attività: innanzitutto quella del patrono Sant’Ambrogio e poi quella del nuovo santo Carlo Acutis.
Ringraziandoli di cuore per il grande impegno che hanno profuso nel pensare e nel dipingere, mi auguro che il loro esempio e i loro insegnamenti guidino sempre i passi di chiunque entri e viva – per poco e per molto – questi “luoghi” preziosi e quanto mai importanti. Si apre ora l’anno con le diverse iniziative di aggregazione e di riflessione che vorremmo proporre a tutta la comunità nella logica, ormai della collaborazione e del sostegno reciproco.
Don Fabio Sgaria