Celebrazioni religiose e riflessioni sulla fede alla festa del Crocifisso e della Basilica San Giuseppe
In occasione della tradizionale festa del Crocifisso e della Basilica San Giuseppe, domenica 28 settembre, monsignor Norberto Gamba, arciprete della basilica di Sant’Ambrogio a Milano, subentrato nel ruolo al seregnese monsignor Roberto Viganò scomparso di recente, ha ricordato il suo 50° di sacerdozio e i sei anni trascorsi in città come assistente dell’oratorio femminile Maria Immacolata.
Al termine della messa solenne delle 10,15, s’è svolta poi la processione con il santo Crocifisso attorno alla Basilica con successiva benedizione in piazza della Concordia, rito che si è ripetuto al termine della messa vespertina delle 18.
Nel cuore e negli occhi di molte persone si è notata amarezza, rimpianto e malinconia nell’osservare come solo uno sparuto gruppetto di fedeli con le autorità municipali ha preso parte alla processione, mentre piazza della Concordia brulicava di persone a passeggiare tra le bancarelle.
Nella memoria di molti dei presenti è riaffiorato il ricordo di anni addietro quando la festa del Crocifisso era un appuntamento imperdibile con la processione serale che si snodava per le strade del centro storico, ai cui lati sostavano persone rispettose e in silenzio orante, mentre sulle finestre e davanti ai portoni delle vie attraversate brillavano i lumini; alla benedizione sul sagrato della Basilica seguiva poi qualche forma di spettacolo, per diversi anni i fuochi d’artificio.
Di qui l’amara constatazione dell’evolversi del tempo e del dissolversi sempre più della fede rispetto ai nostri padri. Una costatazione che può essere interpretata come la perdita della fede e dei valori religiosi che hanno caratterizzato le generazioni precedenti, un segno della secolarizzazione e modernizzazione che vede le tradizioni religiose perdere presa nella società contemporanea. Un contesto quello attuale che registra un “dissolversi della fede”, con le nuove generazioni che non abbracciano più la stessa fede o gli stessi valori religiosi dei loro antenati.
La festa ha in ogni caso avuto i suoi momenti significativi martedì sera con la messa in memoria di san Pio con la partecipazione della Protezione civile della città, mercoledì con il pellegrinaggio al santuario della ‘Madonna del Pilastrello’ di Lendinara (Rovigo), giovedì con la recita del rosario nel cortile della casa prepositurale, venerdì con la conferenza sulla Sacra Sindone di Torino a cura di Enrico D. Spreafico autore del volume “Sindone, fortezza inespugnabile”.
Sabato e domenica si sono svolte le visite guidate alla Biblioteca Capitolare, e sempre sabato presso il Circolo San Giuseppe è stata inaugurata la mostra dei disegni originali, poi donati allo stesso circolo, di Antonio De Nova che nel 1985 avevano illustrato il volume ‘Inni Sacri’ di A. Manzoni, curato da Maria Adelaide Spreafico.