Martedì 14 ottobre alle 21 in sala Gandini a cura della Comunità pastorale

La comunità pastorale cittadina con le realtà culturali, associative ed educative della città che ad essa fanno capo e/o riferimento (Circolo culturale San Giuseppe, L’Umana Avventura, Dare un’anima alla città, Movimento Terza Età, Casa della Carità papa Francesco, etc.) proporrà alla cittadinanza in prossimità della Giornata mondiale missionaria del 19 ottobre un incontro di grande significato e valore.

La sera di martedì 14 ottobre in sala Gandini alle 21 verrà presentato il volume ‘Oltre i confini  - In missione dall’Africa alla Terrasanta” di suor Azezet Habtezghi Kadane, più conosciuta come suor Aziza, religiosa comboniana di 67 anni, eritrea di nascita ma ora cittadina britannica. Il volume, pubblicato di recente dalla Libreria Vaticana Editrice, scritto con la giornalista varesina Alessandra Buzzetti, ha anche una prefazione del cardinale Pierbattista Pizzaballa custode di Terrasanta e sarà disponibile durante la serata.

In esso suor Aziza racconta la sua storia di missionaria che di confini ne ha attraversati tanti, quelli più caldi del mondo, in Eritrea, in Etiopia, in Sudan, nel Medio Oriente, fra Israele e i Territori palestinesi… Attualmente suor Aziza, che è anche infermiera, collabora con la diocesi di Brescia per la pastorale missionaria e dei migranti.

Durante la serata è in programma anche un collegamento video con Alessandra Buzzetti, giornalista che ha lavorato in Rai e Mediaset e che è attualmente corrispondente per il Medio Oriente di TV2000 e INBLU2000 per un aggiornamento della difficile situazione.

Suor Aziza racconterà tra le altre sua esperienze missionarie in Africa, i quattordici anni trascorsi in Palestina lavorando su due fronti: il coordinamento di numerose attività educative e formative con le comunità musulmane beduine sparse nel deserto della Cisgiordania e il lavoro di infermiera con le migliaia di migranti africani che dal 2007, chiusa la rotta libica, si sono riversati nel Sinai finendo nelle mani di bande criminali. 

Nel 2011 ha dato vita al centro a Tel Aviv a Kuchinate (“uncinetto”, in tigrino), una cooperativa femminile  pensata per fornire supporto economico e psicosociale alla fascia più vulnerabile della comunità africana richiedente asilo. Lì hanno lavorato sino a 450 donne musulmane, cristiane cattoliche, ortodosse, ebree. La cooperativa ha chiuso i battenti lo scorso gennaio a causa della grave crisi economica determinata dalla guerra tra Hamas e Israele.


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