Editoriale di don Bruno

“Stabat Mater”. Maria stava sotto la croce.

Tante volte in Quaresima abbiamo cantato “Santa Madre, fa’ che le piaghe del Signore siano impresse nel nostro cuore”.

In questo tempo la nostra comunità è stata “sotto la croce” e ha sentito le piaghe del Signore, ha provato la desolazione e lo sconforto di una situazione che non avremmo mai immaginato di dover vivere.

Ma dobbiamo imparare da Maria a “stare” sotto la croce, ad attraversare il male e l’afflizione che trovano eco nelle parole di Gesù morente “Dio mio, perché mi hai abbandonato?” e trovano ancora eco nell’affidamento al Padre “nelle tue mani consegno il mio spirito” e infine trovano eco nella difficile intercessione “perdonali perché non sanno il male che fanno”.

Poi un grido angoscioso. Poi un silenzio di tomba. E Maria è la “donna del sabato santo” che ci insegna a tacere e ad aspettare la Pasqua con fiducia e pazienza.

Viene anche per noi “il terzo giorno”, il tempo della rinnovata speranza, la necessità di riparare e di ripartire, di continuare a credere e amare, senza dimenticare il male ma sapendo che può essere superato e vinto.

Certamente quest’anno è una Pasqua difficile, è un “passaggio” laborioso e non indolore che non ci distoglie dalla croce ma si lascia incoraggiare, illuminare e convincere dall’abbraccio del Signore risorto e dal dono della sua pace.


Don Bruno Molinari

parroco della comunità pastorale
san Giovanni Paolo II