Dedicato ai donatori di organi il giardino di via don Gnocchi a S. Ambrogio

Per un’associazione come la nostra 45 anni sono molto importanti, e se ci siamo arrivati lo dobbiamo ai pionieri che hanno voluto il gruppo comunale di Seregno”. 


Antonio Topputo, presidente di Aido Seregno e della sezione Aido della provincia di Monza e Brianza, racconta la nascita del gruppo cittadino con grande precisione e con affetto: “Il nostro gruppo comunale nasce il 28 ottobre 1980, grazie ad un gruppo di concittadini -  Giovanni Bignami, Roberto Dell’Omo, Angelo Este, Marisa Giussani, Florinda Riva, Anna Sala e Mariella Terragni - già iscritti al gruppo della sezione provinciale di Milano di Aido, nato nel 1973; ebbe la sua prima sede presso la casa di Florinda Riva in via Magenta 25, e fu presentato un mese dopo presso l’aula magna delle scuole Cadorna; il primo presidente fu Roberto Dell’Omo.


Io mi sono iscritto all’associazione nel 1981, dopo essermi interessato è informato a lungo sul tema della donazione degli organi. Ricordo bene che era il 1° di novembre, perché come mia consuetudine ero andato a donare il sangue, a cui quella giornata un tempo era espressamente dedicata. Ricordo di essermi recato a fare l’iscrizione in via Umberto, fuori dalla scuola, dove era presente la roulotte di Aido e dove c’era Florinda che, con una battuta in dialetto, mi disse “L’era ura!”, perché sapeva che ci stavo pensando da molto tempo.”


Aido infatti ha il compito di promuovere e diffondere la cultura della donazione degli organi. 


“L’attività dell’associazione è sempre stata rivolta innanzitutto all’informazione delle persone affinché potessero fare una scelta consapevole sul tema della donazione degli organi anche attraverso conferenze e manifestazioni - continua a raccontare Topputo - ma come sezione cittadina ci siamo mossi anche con raccolte di fondi, attraverso tante diverse iniziative, da poter concretizzare in donazioni. La prima donazione importate è stata quella di un rene artificiale destinato ai pazienti dializzati dell’ospedale Trabattoni di Seregno. Sempre per i pazienti dializzati, negli anni, sono stati raccolti fondi per poltrone e televisori che alleviassero il lungo trattamento.”


La presenza di Aido in città è quindi storica e importante, anche se a volte poco appariscente. 


“Un primo segno evidente della nostra presenza è stato quello di realizzare, nel cimitero principale, un monumento a ricordo dei donatori Aido, opera di Antonio De Nova, il cui calco in gesso è presso la nostra attuale sede di via Ettore Pozzoli - prosegue il presidente -. Era da tempo che però volevamo portare un segno della nostra presenza dentro alla città, tra i vivi, e grazie a questa amministrazione abbiamo festeggiato i nostri 45 anni  domenica 26 ottobre con la dedicazione pubblica del giardino di via Don Gnocchi ai donatori di organi. La cerimonia, presenti il sindaco Alberto Rossi e alcuni assessori, è stata preceduta dalla messa, molto sentita, con don Fabio Sgaria a Sant’Ambrogio  che ci ha accolto molto bene, tanto che pensiamo di tornarci per la festa della mamma, che è per noi l’occasione per ricordare i nostri donatori defunti.”


La scelta del giardino non è casuale, ma legata proprio a don Carlo Gnocchi, che fu il primo donatore di cornee in un tempo in cui in Italia ancora non esistevano leggi dedicate. Chi lo frequenterà d’ora in poi si troverà a riflettere e a confrontarsi con uno dei motti dell’associazione: da una vita spezzata un’altra può risorgere.


Seregno conta attualmente circa 1830 iscritti, di cui il 65% sono donne, e si è dimostrata una città generosa e solidale.


“Il numero di chi aderisce alla donazione degli organi è alto - sottolinea Topputo -  anche con il consenso fornito al momento dell rinnovo della carta d’identità. In città possiamo contare 100 donatori, di cui l’80% donatori di organi e il restante di cornee. Negli ultimi tre mesi abbiamo conoscenza di tre donazioni, di cui l’ultima è quella dell’ex sindaco, Gigi Perego. Però non è scontato né un obbligo rendere nota l’identità dei donatori, anzi la legge prevede la donazione anonima e gratuita, anche a tutela di chi la riceve.”


Intanto le attività di Aido continueranno con le aperture in sede, ogni prima domenica del mese (9,30-11,30) e con la diffusione della conoscenza sia attraverso i nuovi strumenti di comunicazione (come la pagina Facebook) sia con gli interventi nelle scuole per parlare coi ragazzi. 


“A livello provinciale - conclude il presidente - riusciamo a raggiungere circa 6000 ragazzi durante l’anno; per quanto riguarda Seregno, abbiamo in previsione i prossimi incontri agli istituti Bassi e Levi, anche se ci auguriamo di poter essere accolti anche in altri istituti cittadini.”


Per chi fosse interessato ad approfondire il tema della donazione degli organi, Aido Seregno può essere contattato via mail o telefonicamente: seregno@aido.it  - 333 6147108.


Elisa Pontiggia