Undici nuclei della comunità a Roma con don Francesco Scanziani
Dal 30 maggio al 1° giugno undici famiglie della comunità pastorale, ma in parte provenienti anche da altre realtà, hanno vissuto l’esperienza del Giubileo delle famiglie a Roma, accompagnate da don Francesco Scanziani. Due gli appuntamenti più significativi: l’attraversamento della Porta Santa in San Pietro e la messa con papa Leone XIV.
Miriam e Stefano descrivono l’esperienza della essa con il papa come “un “contrasto armonioso di solennità e semplicità, tra canti in latino e letture in diverse lingue, mamme che allattavano, bambini/e che mangiavano e coloravano; scambio della pace, consacrazione, Padre Nostro tutto vissuto insieme, con intensità e nell’intenzionalità di educarci reciprocamente a pregare anche con il corpo, ovunque ci si trovi, e con gesti semplici”
Ma anche l’attraversamento della porta Santa viene descritto dalla coppia come “un momento significativo e gioioso dove ciascuna famiglia, mano nella mano, ha varcato quella soglia consacrata vivendo un momento solenne intenso.
La bellezza e la grazia di quei giorni – continuano Miriam e Stefano - sono state sovrabbondanti! Cosa rimane? Nei giorni successivi è rimasta in noi una gratitudine immensa e profonda, accompagnata da una triplice consapevolezza: ci siamo lanciati, ci abbiamo creduto, ci siamo fidati!
Lanciarsi non verso il vuoto ma verso la chiamata a Roma di una Chiesa che voleva accoglierci e abbracciare tutte le famiglie del mondo per benedire il loro cammino cristiano e rinnovarlo nel segno della Speranza. Continuare a credere in una Chiesa che è comunità di fratelli amati dallo stesso Padre e fidarsi della Provvidenza che da sempre e continuamente in ogni passaggio e ad ogni passo ci ha accompagnati”.
Quella del Giubileo delle famiglie è stata sicuramente un’esperienza forte che ha segnato positivamente il cammino di tante famiglie nonostante il disagio di dover gestire i bambini tra la folla o la scomodità di dormire a terra su materassini .
“Non solo ne è assolutamente valsa la pena, - commentano sempre Miriam e Stefano - ma ciò che abbiamo visto, vissuto e ricevuto in quei pochi giorni ha superato di gran lunga ogni nostro desiderio e aspettativa, rinnovando il nostro cammino cristiano e restituendoci un’energia luminosa con la quale ciascuno di noi è tornato a vivere la sua “normale” quotidianità.
Ed è bello concludere con le testimonianze di altre coppie che come Miriam e Stefano hanno vissuto questa bella esperienza di Chiesa: “Nella semplicità possiamo dire che questi tre giorni ci hanno fatto gustare e vivere la gioia di sentirci Chiesa viva in cammino”. E ancora: “E’ stato rigenerante condividere lo stile della “famiglia”, fatto di essenzialità, di vicinanza, di attenzioni ai piccoli, di accoglienza, di adattamento, di aiuto reciproco e non di giudizio”.