La nipote, il segretario della Cisl, un esponente di Acra, il sindaco

Il vasto e unanime cordoglio suscitato dalla scomparsa dell’ex sindaco Gigi Perego è stato manifestato pubblicamente dalle testimonianze al termine del rito di suffragio nel santuario di Santa Valeria, oltre che nella seduta del  consiglio comunale del 5 novembre


Il grande legame con la sua famiglia è stato il primo ad essere espresso.

“Grazie per essere stato il miglior nonno che potessimo desiderare, gentile, attento, sempre pronto ad ascoltare- ha detto la nipote Beatrice - avevi un sorriso per ognuno e una parola giusta per tutti.  Ti sei sempre  messo in prima fila disponibile ad aiutare gli altri. Da sindaco hai amato la tua comunità come una grande famiglia, ne sono un esempio tutte le persone presenti oggi. Ci hai insegnato che la gentilezza è una forza silenziosa, capace di cambiare le cose. Ti ricordiamo con un libro in mano, ci mancheranno i pranzi insieme. Un nonno e il sindaco di tutti che ha lasciato dietro di sé un’eredità di amore e rispetto”. 


È toccato quindi al segretario generale della Cisl provinciale, Mirco Scaccabarozzi ricordare la figura del sindacalista Perego.

“Desideriamo fare memoria di te e della tua storia che per lunghi tratti è anche la nostra. L’esperienza giovanile nella Cisl di Milano ha forgiato la tua prospettiva di vita con un impegno massacrante nelle fabbriche allora senza tutele, senza il diritto di assemblea e con il timore di lavoratori di essere avvicinati da sindacalisti. 
I 10 anni da segretario generale di Cisl Brianza sono stati un periodo intenso caratterizzato da significative trasformazioni economiche e sociali vissuto con entusiasmo e affrontato con capacità di grande tessitore di relazioni umane e sociali, quale eri. Con l’elezione a sindaco ti sei fatto sponsor della nascita della Provincia  Monza e Brianza.
In te salutiamo un uomo che si è messo in gioco, non sei mai stato a guardare. Sei stato un esempio di servizio, di passione civica e sindacale, nonché di un pensiero vivace e critico”. 


Nicola Morganti esponente di Acra, organizzazione per la tutela dei diritti umani e il contrato delle povertà, delle disuguaglianze e dei cambiamenti climatici in Europa, Africa, ha spiegato che:

“Gigi è stato uno dei fondatori  nel 1968 e presidente dal 1970 al 1993”. 


Il sindaco Alberto Rossi, che ha seguito in piedi tutto il funerale e che aveva dato, affranto, per primo la notizia della scomparsa sui social l’ha salutato con tono molto confidenziale a cuore aperto. Ne riportiamo alcuni cenni.

“I pranzi con te a casa tua erano l’esatta sintesi di quello che sei stato, della tua vita. Gigi amava il mondo. La tua vita è stata testimonianza, talvolta testarda, di come abbia senso, e sia più bello, guardare il mondo con uno spirito diverso, di abbraccio. Gigi amava la gente, amava le persone, non era facciata, la sua disponibilità, la sua cortesia. 
Gigi amava Seregno, dal profondo del cuore, come e più di se stesso. Amava fare, fare accadere lo cose, spendersi in prima persona, pur sapendo la fatica che comportava e che ha comportato. La politica come servizio, generosità e disponibilità. Gigi in tutta la sua vita e nella sua avventura da sindaco ha mostrato con ogni suo comportamento il valore e il senso di spendersi in prima persona per qualcosa in cui si crede e per una comunità  che si ama andando oltre tutte le fatiche. Grazie Gigi a nome di tutta la comunità di Seregno, hai seminato, tantissimo, hai amato molto, hai raccolto tanto, ma c’è ancora tanto bene e tanto frutto che la nostra comunità potrà raccogliere e diffondere grazie a te”.


Paolo Volonterio