Direttore del Piccolo Cottolengo Don Orione dal luglio dello scorso anno

Confesso che sto vivendo l’avvicinarsi di questa mia prima festa dell’Ausiliatrice con un po’ di apprensione. Ne avevo sentito parlare qualche decina di anni fa ma ora che sono coinvolto in prima persona sto scoprendo quando questo appuntamento sia particolarmente sentito a partire dal personale dell’Opera, degli ospiti, dei fedeli, dei cittadini di Seregno”.

Così don Attilio Riva, direttore dal luglio dello scorso anno del Piccolo Cottolengo Don Orione e rettore dell’annesso santuario di Maria Ausiliatrice, descrive il suo stato d’animo nell’approssimarsi del tradizionale appuntamento di fine maggio.

“Con l’aiuto dei confratelli, del personale della struttura e di tanti generosi volontari - prosegue - quest’anno vogliamo tornare a celebrare la festa dell’Ausiliatrice come prima del Covid augurandoci che la grande partecipazione di fedeli del santuario e sostenitori dell’Opera non sia stata compromessa da tre anni di forzata riduzione dei festeggiamenti. Naturalmente la prima attenzione è per le celebrazioni in santuario, per le quali abbiamo previsto che siano officiate da sacerdoti sempre diversi e accompagnate da corali della città e dintorni. In preparazione alla festa, in particolare, lo scorso giovedì 16 ottobre, festa di san Luigi Orione, durante la messa celebrata da don Aurelio Fusi, direttore del Piccolo Cottolengo di Bergamo, è avvenuta l’intronizzazione dell’immagine della “Madre di Dio” in occasione del ventesimo anniversario della canonizzazione dello stesso don Orione che a questa effigie faceva sempre riferimento insieme alla Madre della Divina Provvidenza protettrice delle sue opere”.

Il clou delle celebrazioni sarà da giovedì 23 con la messa dell’ammalato alle 16,30 in santuario, a lunedì 27 quando alle 17,30 lo stesso don Riva celebrerà la messa per i benefattori e gli amici defunti dell’Opera.

“Sicuramente i momenti più importanti - sottolinea il direttore - saranno la processione mariana di venerdì 24,che partirà alle 20,30 dall’edicola con la statuetta della Madonna del Bivio per arrivare in santuario con la presenza del prevosto mons. Bruno Molinari, che tornerà anche lunedì alle 16,30 per la benedizione dei bambini, e la concelebrazione di domenica 26 alle 11 presieduta dal direttore del teologico di Roma padre H. Vieira”.

La prima festa dell’Ausiliatrice, per il nuovo direttore del Don Orione è anche l’occasione per dare uno sguardo ai suoi primi mesi in via Verdi.

“Operare in santuario - esclama con entusiasmo - è una gioia sacerdotale, non mi sarei mai aspettato una frequenza così numerosa e assidua di fedeli in particolare alla messa vigiliare del sabato e alla vespertina della domenica. Personalmente poi mi ritrovo veramente a fare il sacerdote dopo tanti anni di ufficio a Roma (era responsabile dell’ufficio postale in Vaticano). Aggiungo e sottolineo che sono stato sorpreso nel trovare una Brianza ancora molto fedele ai sacramenti. Come si sa il nostro santuario è da sempre un punto di riferimento per le confessioni e c’è sempre un sacerdote disponibile il mattino e il pomeriggio e i fedeli che si accostano al sacramento della riconciliazione non mancano mai, durante la settimana santa eravamo in quattro a confessare. Molti fedeli chiedono anche una direzione spirituale ma soprattutto come affrontare le sfide che il mondo pone oggi e che talvolta sembrano porre ostacoli al vivere la fede con la libertà che Dio ci ha dato”

Sull’altro versante c’è la direzione del Piccolo Cottolengo con le sue residenze anziani e disabili.

“Come in tutte le opere assistenziali - osserva don Riva - le problematiche ci sono e sono complesse, occorre molta attenzione nel guidarle ma mi avvalgo di laici molto responsabili e competenti. Ho subito constatato come vi sia sempre molta attenzione nei confronti di tutti gli ospiti, addirittura ho visto tanta dolcezza nel reparto Alzheimer. Dal nostro punto di vista cerchiamo naturalmente di vivere fino in fondo il carisma orionino e di coinvolgere in questo tutto il personale. Vedere nell’uomo l’immagine di Dio per noi è essenziale. Personalmente posso concludere che sono veramente contento di essere qua e per me girare nei reparti è sentirmi a casa, essere prete fino in fondo.

L. L.

L'Amico della Famiglia lo puoi trovare, gratuitamente, in tutte le chiese (non solo quelle parrocchiali) e in tutte le edicole della città